Si è aperta ad Assisi, nelle sale del Palazzo Bernabei, la mostra di Valan, significativamente intitolata "Sulle ali della libertà".
Le nude pareti dell'antico palazzo prendono vita con una significativa scelta delle opere dell'artista umbro: nature morte, ritratti, donne, vecchi, e gli immancabili cavalli.
"Avrei potuto dipingere i miei cavalli all'infinito" ha detto più volte Valan ed ogni quadro ha una caratteristica particolare: soggetti che si cercano o si disperdono, si intrecciano o si dividono, corrono e lottano, ma solo con vigoria, senza violenza. Nulla di diverso ci si poteva aspettare per un artista che ha scelto "la via dell'amicizia, del rispetto, della dignità e dei valori", nel luogo universalmente riconosciuto come città della pace.
Nella sua breve presentazione della mostra, il Maestro ha voluto, come sempre, ringraziare tutti i presenti, ma soprattutto sua moglie, la compagna di tutta la vita, che lo ha incoraggiato nell'attività artistica. E come sempre si è commosso.
All'apertura sono intervenuti artisti e critici d'arte, ma soprattutto amici, dato che Antonio Valentini, "in arte Valan", nonostante le oltre 140 personali allestite in tutto il mondo, i numerosi premi e le opere presenti negli archivi di prestigiose istituzioni ed in collezioni pubbliche e private, continua a rimanere una persona umile e disponibile, attenta alle esigenze di chi ha vicino.
Ha introdotto le tematiche della mostra Stefania Montori, di Aion Arte e Culura ed hanno eseguito Danze sacre di Gurdjieff Lorena Maria Rodriguez e Jami Gianluigi Valentini.
La mostra rimane aperta fino al 30 luglio 2014, presso il Palazzo Bernabei, in via San Francesco, 19, ad Assisi.